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    Rapporto di previsione_autunno 2024

Analisi Congiunturale e Scenari

Rapporto di previsione_autunno 2024

Questo documento fornisce un'analisi dettagliata del "Rapporto di Previsione Autunno 2024" del Centro Studi Confindustria, evidenziando i temi principali, i dati salienti e le conclusioni più importanti.

1. Crescita Economica:

  • Globale: L'economia globale mostra resilienza, ma si prevede un rallentamento nel 2025. La crescita del commercio mondiale si sta consolidando, tornando ai ritmi pre-pandemia.
  • Eurozona: L'Eurozona affronta un divario di crescita significativo rispetto a Stati Uniti e Cina, con un PIL aumentato del +3,9% dal pre-pandemia rispetto al +10,7% degli Stati Uniti e al +22,8% della Cina. Il rallentamento è attribuito agli alti tassi di interesse che influenzano investimenti e consumi. "L’Europa, infatti, è alle prese con il forte calo degli investimenti e il rallentamento dei consumi delle famiglie, entrambi legati agli alti tassi di interesse." Si prevede una ripresa nel secondo semestre del 2025 grazie all'allentamento della politica monetaria.
  • Italia: Il PIL italiano è cresciuto dello 0,7% nel 2023 e si prevede una crescita dello 0,5% nel 2024 e dello 0,9% nel 2025. Il principale motore di crescita nel 2024 saranno le esportazioni nette, mentre nel 2025 si prevede un contributo maggiore dai consumi delle famiglie.

2. Settore Industriale:

  • Manifatturiero: Il settore manifatturiero italiano è in difficoltà, con l'indice di fiducia delle imprese industriali recessivo da 19 mesi. Il CLUP è in aumento a causa dell'accelerazione salariale e della contrazione della produttività.
  • Automobilistico: Il settore automobilistico è in crisi, con la produzione tornata ai livelli del 2013. Il calo è attribuito alla debolezza della domanda, ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori e agli alti costi delle auto elettriche. "Il crollo del settore dell’auto, tornato circa al livello di produzione di inizio 2013, data la sua rilevanza, mette a rischio la crescita italiana sia di breve che di medio-lungo periodo."
  • Costruzioni: Il settore delle costruzioni è in rallentamento a causa della riduzione degli incentivi edilizi. "Le costruzioni dal lato abitativo stanno risentendo fortemente della riduzione degli incentivi nel 2024 e ne risentiranno in misura ancora maggiore nel 2025 quando verranno meno alcune agevolazioni fiscali." Si prevede un impatto positivo dalle risorse del PNRR per l'edilizia non residenziale.

3. Politiche Economiche:

  • Monetaria: La BCE ha avviato una fase di tagli dei tassi di interesse, che si prevede proseguirà in modo prudente. Si prevede un impatto positivo sul costo del credito per famiglie e imprese. "La BCE a ottobre 2024 ha deciso il terzo taglio dei tassi ufficiali, dopo il primo a giugno."
  • Fiscale: Il debito pubblico italiano resta elevato, stimato al 136,9% del PIL nel 2024 e al 138,5% nel 2025. "Nonostante la revisione Istat, il debito resta troppo elevato." L'aumento è attribuito principalmente alla spesa per interessi e all'aggiustamento stock-flussi.
  • PNRR: Si prevede un impatto positivo del PNRR sull'economia italiana, con oltre 100 miliardi di euro di spesa nel biennio 2024-2025.

4. Sfide e Opportunità:

  • Inflazione: Il rapporto prevede un rientro dell'inflazione, ma il costo dell'energia in Italia resta elevato, penalizzando la competitività delle imprese.
  • Mercati Emergenti: I mercati emergenti rappresentano un'opportunità di crescita per l'export italiano. "I mercati emergenti continuano ad acquisire un’importanza crescente nel panorama globale rappre-sentando una quota sempre più significativa anche della domanda mondiale."
  • Transizione Energetica: La transizione verso l'auto elettrica presenta sfide, tra cui gli alti costi, la limitata autonomia e la scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica.
  • ETS e CBAM: L'Emission Trading System (ETS) e il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) rappresentano un rischio per la competitività delle imprese italiane, a causa dell'aumento del costo delle quote di emissione. "Il sempre più stringente sistema ETS parallelamente all’operatività del CBAM accresce il rischio che alcune delle attività produttive regolate, che rappresentano il 9% del valore aggiunto manifatturiero sia in Italia sia nella media europea, vengano trasferite fuori dall’UE."

Conclusioni:

Il Rapporto di Previsione Autunno 2024 evidenzia un quadro economico complesso, caratterizzato da sfide e opportunità. L'Italia si confronta con un rallentamento della crescita, l'elevato debito pubblico e la transizione energetica. Tuttavia, il rientro dell'inflazione, l'allentamento della politica monetaria e l'impatto del PNRR offrono prospettive positive. L'export italiano si conferma un punto di forza, ma è necessario affrontare le sfide legate alla competitività, in particolare nei settori manifatturiero e automobilistico.