

Analisi Congiunturale e Scenari
Rapporto Congiunturale sull'Economia del Veneto - Novembre 2024
Questo documento riassume i punti chiave del rapporto "L'economia del Veneto" della Banca d'Italia, aggiornamento congiunturale, numero 27, novembre 2024.
1. Quadro Generale
- Nel primo semestre 2024, l'attività economica del Veneto si è indebolita, con una stagnazione del prodotto (ITER) rispetto allo stesso periodo del 2023, in contrasto con la crescita del 0,5% registrata in Italia.
- L'indicatore Ven-ICE, che misura la dinamica congiunturale dell'economia veneta, è diminuito nel secondo trimestre e ha continuato a scendere a settembre.
- La debolezza è attribuita principalmente alla performance del settore manifatturiero, influenzato da incertezza economica e geopolitica internazionale e dalle difficoltà del mercato tedesco.
- "Oltre il 60 per cento delle imprese industriali venete con almeno 20 addetti ha infatti rapporti commerciali diretti con la Germania (una quota significativamente più elevata della media italiana) e la metà di queste ha sperimentato nei primi nove mesi dell’anno una riduzione delle vendite in volume in quel paese."
- In controtendenza, il settore edile ha registrato una crescita, sostenuta dal PNRR e dal completamento dei lavori legati al Superbonus.
- Il settore dei servizi ha subito un impatto meno significativo rispetto all'industria, con la maggior parte delle aziende che non ha registrato variazioni del fatturato a prezzi costanti.
- Il turismo ha continuato a crescere, seppur a un ritmo più moderato rispetto al post-pandemia, con un aumento delle presenze straniere che ha compensato il calo di quelle italiane.
2. Le Imprese
Andamenti Settoriali
- Industria: La produzione manifatturiera delle imprese con almeno 10 addetti si è ridotta dell'1,8% nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 (Unioncamere). Il calo è stato particolarmente evidente nel sistema moda, nei prodotti in metallo, nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nei mezzi di trasporto e nella meccanica.
- Il Sondaggio Congiunturale della Banca d'Italia conferma l'indebolimento del settore, con un saldo negativo del 24% tra giudizi di aumento e diminuzione del fatturato in valore nei primi nove mesi dell'anno.
- "Il Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi (Sondtel) della Banca d’Italia, condotto tra la metà di settembre e la prima settimana di ottobre su un campione di imprese regionali, conferma l’ulteriore indebolimento dell’attività industriale nei primi nove mesi dell’anno in corso."
- Le esportazioni verso la Germania, principale mercato di sbocco per la regione, si sono ridotte per oltre la metà delle imprese venete che esportano in quel paese.
- Edilizia: Il settore edile ha continuato a crescere nella prima parte del 2024, trainato dal PNRR e dal Superbonus. I pagamenti relativi agli investimenti degli enti locali in Siope sono aumentati del 37,4% nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
- "Nel primo semestre del 2024 l’attività economica si è indebolita. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, il prodotto è ristagnato rispetto al corrispondente periodo del 2023 (0,5 per cento in Italia)."
- Servizi: I servizi privati non finanziari hanno mostrato una maggiore resilienza rispetto all'industria, con un saldo positivo dell'8% tra casi di aumento e diminuzione del fatturato a prezzi correnti nei primi nove mesi del 2024.
- Il traffico merci del porto di Venezia si è ridotto dell'1%, attenuandosi nei mesi estivi grazie al recupero delle rinfuse solide. Il traffico containerizzato ha subito un calo del 5,2%.
- Il turismo ha mostrato un andamento positivo, con le presenze nelle città d'arte venete che hanno superato i livelli pre-pandemici. La spesa a prezzi correnti dei viaggiatori stranieri in Veneto è aumentata del 10% nel primo semestre 2024.
Condizioni Economiche e Finanziarie e Prestiti alle Imprese
- La liquidità finanziaria delle imprese si è consolidata su livelli elevati.
- I prestiti alle imprese hanno registrato una diminuzione dell'8,5% nei dodici mesi terminanti a giugno 2024, un calo più marcato rispetto alla media nazionale (-3,7%).
- La riduzione è attribuibile alla debolezza della domanda di credito, influenzata da tassi di interesse elevati, rallentamento economico e calo degli investimenti.
- "Anche l’abbondante liquidità accumulata e i buoni risultati economici contribuiscono a limitare il ricorso a risorse finanziarie esterne da parte delle imprese."
- La contrazione dei prestiti si è leggermente attenuata nei mesi estivi.
3. Mercato del Lavoro e Famiglie
- Mercato del Lavoro: Il tasso di disoccupazione è aumentato al 5,8% nel secondo trimestre 2024, in linea con il dato nazionale. Le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni sono aumentate di circa la metà nei primi nove mesi del 2024. Le assunzioni nette sono rimaste positive, seppur in lieve calo rispetto al 2023.
- Reddito, Consumi e Misure di Sostegno alle Famiglie: Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto in termini nominali, con un aumento del 3,3% dell'indicatore ITER-red nel primo semestre 2024.
- L'inflazione si è attestata allo 0,9% a settembre, beneficiando del calo dei prezzi delle utenze e della stabilizzazione di quelli dei prodotti alimentari.
- I consumi delle famiglie, misurati dall'indicatore ITER-con, sono rimasti stabili nei primi sei mesi del 2024.
- Le immatricolazioni di autovetture sono rimaste sostanzialmente stabili nei primi nove mesi del 2024, ma ancora lontane dai livelli pre-pandemici.
- L'Assegno di Inclusione (AdI) ha sostituito il reddito di cittadinanza, con requisiti di accesso più restrittivi.
- Indebitamento delle Famiglie: I finanziamenti a famiglie consumatrici sono rimasti stabili a giugno 2024. I nuovi mutui per l'acquisto di abitazioni hanno registrato una flessione dell'11,7% nel primo semestre 2024, in attenuazione rispetto al semestre precedente.
- "Nel primo semestre del 2024 i flussi di nuovi mutui hanno registrato una flessione dell’11,7 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (fig. 3.5.a), in attenuazione rispetto al semestre precedente (-23,4 per cento). A questo calo si è associata una diminuzione meno accentuata delle compravendite di abitazioni (-5,6 per cento; cfr. il paragrafo: Gli andamenti settoriali del capitolo 2)."
- La diminuzione del costo dei finanziamenti ha contribuito all'attenuazione del calo delle nuove erogazioni di mutui. Il credito al consumo è aumentato del 5,3% a giugno 2024, trainato dalla crescita del credito finalizzato all'acquisto di autoveicoli e dei prestiti personali.
4. Mercato del Credito
- Finanziamenti e Qualità del Credito: I prestiti bancari al settore privato non finanziario sono diminuiti del 5,2% a giugno 2024. Il tasso di deterioramento dei prestiti è rimasto stabile allo 0,8%, inferiore alla media nazionale (1,3%).
- Raccolta e Risparmio Finanziario: I depositi bancari di famiglie e imprese sono aumentati del 3,9% a giugno 2024, con una crescita trainata dai depositi delle imprese. I depositi delle famiglie consumatrici hanno continuato a diminuire.
- Il valore dei titoli a custodia detenuti da famiglie e imprese è cresciuto del 22%, sostenuto dai più elevati rendimenti nominali offerti dalle obbligazioni.
- "A giugno del 2024 i depositi bancari di famiglie e imprese sono tornati ad aumentare (3,9 per cento su dodici mesi; fig. 4.3.a e tav. a4.5). La crescita è stata superiore a quella media italiana e del Nord Est e ha interessato solo i depositi delle imprese, mentre è proseguita la diminuzione di quelli delle famiglie consumatrici (12,5 e -0,3 per cento, rispettivamente)."
Conclusioni
L'economia del Veneto nel primo semestre 2024 ha mostrato segnali di rallentamento, con la performance del settore manifatturiero particolarmente colpita dalle difficoltà del mercato tedesco e dall'incertezza economica internazionale. Il settore edile ha beneficiato degli investimenti legati al PNRR, mentre i servizi hanno mostrato una maggiore resilienza. Il mercato del lavoro ha registrato un aumento della disoccupazione, ma le assunzioni nette sono rimaste positive. Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto, ma l'indebitamento è rimasto stabile. La diminuzione dei prestiti alle imprese è un segnale da monitorare attentamente nei prossimi mesi.