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  • Bollettino Economico Banca d'Italia n.1/2025
    Analisi Congiunturale e Scenari :

    Sintesi Bollettino Economico Banca d'Italia n.1/2025

Analisi Congiunturale e Scenari

Sintesi Bollettino Economico Banca d'Italia n.1/2025

Questo documento fornisce una sintesi dettagliata del Bollettino Economico della Banca d'Italia n.1_2025, evidenziando i temi principali, le idee chiave e i fatti salienti, con citazioni dirette dal testo originale.

Scenario Globale

  • Crescita globale continua: L'economia globale prosegue la sua crescita, seppur con andamenti eterogenei tra le diverse aree geografiche. L'OCSE prevede una crescita del PIL mondiale del 3,3% nel 2025, in linea con il 2024.
  • Rallentamento nell'area euro: Il PIL dell'area euro ha rallentato nei mesi autunnali, con debolezza persistente nell'industria e un rallentamento anche nei servizi. L'inflazione si è mantenuta intorno al 2%, nonostante la dinamica elevata dei prezzi nei servizi.
  • Allentamento graduale della politica monetaria: La BCE ha ridotto i tassi di interesse ufficiali di 25 punti base a dicembre, portando il tasso sui depositi al 3%. I mercati si attendono ulteriori riduzioni nel corso del 2025. La Federal Reserve ha rallentato il ritmo di allentamento della sua politica monetaria.
  • Aumento del prezzo del gas naturale: Il prezzo del gas naturale per i mercati europei (TTF) è salito a 47 euro al megawattora da ottobre, influenzato dall'aumento della domanda e dall'interruzione dei flussi di gas russo verso l'Europa orientale.

Economia Italiana

  • Stagnazione nel terzo trimestre: Il PIL italiano è rimasto invariato nel terzo trimestre del 2024, frenato dalla debolezza del settore manifatturiero. I consumi delle famiglie sono aumentati, mentre gli investimenti sono diminuiti. Il contributo delle esportazioni nette è stato negativo.
  • Previsioni di crescita modesta: Le proiezioni della Banca d'Italia prevedono un'accelerazione del PIL nel triennio 2025-27, con una crescita media annua di circa l'1%.
  • Debolezza del settore industriale: L'attività industriale è rimasta debole nel quarto trimestre, influenzata dalla debolezza del ciclo manifatturiero nell'area euro.
  • Riduzione degli investimenti: Gli investimenti sono diminuiti nel terzo trimestre, interessando quasi tutte le componenti. Il calo degli investimenti in macchinari e attrezzature riflette la debolezza del ciclo manifatturiero e le incertezze legate al piano Transizione 5.0.
  • Crescita dei consumi delle famiglie, ma con segnali di indebolimento: I consumi delle famiglie si sono rafforzati nel terzo trimestre, ma hanno mostrato segnali di indebolimento nei mesi autunnali, a causa di una minore fiducia dei consumatori e di tassi di interesse reali elevati.
  • Domanda estera in calo: Il contributo della domanda estera netta alla crescita del PIL è stato negativo nei mesi estivi, con una diminuzione delle esportazioni e un aumento delle importazioni.
  • Riduzione del saldo di conto corrente: Il saldo di conto corrente si è ridotto significativamente nel terzo trimestre, pur rimanendo in surplus.
  • Afflusso di investimenti esteri: Il conto finanziario ha registrato un ampio avanzo, grazie alla riduzione del saldo debitorio su TARGET e agli acquisti di titoli pubblici italiani da parte di investitori non residenti. La posizione creditoria netta sull'estero è aumentata.
  • Trasmissione del taglio dei tassi al costo del credito: Il taglio dei tassi ufficiali della BCE si sta trasmettendo al costo della raccolta bancaria e del credito. I prestiti alle società non finanziarie si sono ridotti, in un contesto di debole domanda di credito e criteri di offerta restrittivi. Il credito alle famiglie è rimasto debole, sebbene i mutui per l'acquisto di abitazioni abbiano registrato una lieve accelerazione.
  • Riduzione dell'indebitamento netto: L'indebitamento netto si è ridotto nel 2024, mentre il rapporto tra debito pubblico e PIL è tornato a crescere.
  • Legge di bilancio espansiva: La legge di bilancio approvata a dicembre 2024 aumenta il disavanzo rispetto alla legislazione precedente. Circa la metà delle risorse aggiuntive è destinata a rendere strutturali l'accorpamento dei primi due scaglioni dell'Irpef e la riduzione del cuneo fiscale.
  • Valutazione positiva della Commissione Europea: La Commissione Europea ha valutato positivamente sia il programma di aggiustamento dei conti delineato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per gli anni 2025-29, sia il Documento programmatico di bilancio.

Punti Chiave

  • L'economia italiana si trova in una fase di crescita lenta, con una performance deludente nel settore industriale.
  • La domanda interna, sostenuta dai consumi delle famiglie, è il motore principale della crescita.
  • La debolezza del commercio internazionale rappresenta un freno per l'economia.
  • La politica monetaria accomodante della BCE e la politica fiscale espansiva del Governo italiano dovrebbero sostenere la crescita nei prossimi anni.
  • La Commissione Europea valuta positivamente gli sforzi del Governo italiano per il consolidamento fiscale.

Citazioni Rilevanti

  • "Nel quarto trimestre del 2024 l'attività economica in Italia si è mantenuta debole, risentendo come nel trimestre precedente della flessione della produzione industriale."
  • "Le nostre più recenti proiezioni prefigurano un’accelerazione del PIL nel triennio 2025-27, con ritmi di crescita di circa l’1 per cento all’anno nella media del periodo."
  • "A dicembre il Consiglio di-rettivo della BCE ha taglia-to di ulteriori 25 punti base i tassi di interesse di riferimento."
  • "La Commissione europea ha espresso una valutazione posi-tiva sul programma di aggiu-stamento dei conti pubblici, come delineato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per gli anni 2025-31."
  • "Nelle valutazioni del Governo, la manovra di bilancio approvata a dicembre comporta un incre-mento dell’incidenza dell’indebitamento netto sul PIL di 0,4 punti percentuali nel 2025, di 0,6 nel 2026 e di 1,1 nel 2027."

Conclusioni

Il Bollettino Economico della Banca d'Italia n.1_2025 delinea un quadro economico complesso per l'Italia. Sebbene le previsioni indichino una modesta ripresa nei prossimi anni, la debolezza del settore industriale e del commercio internazionale, insieme alle incertezze globali, rappresentano sfide significative. La politica monetaria espansiva della BCE e la politica fiscale del Governo italiano mirano a sostenere la crescita, ma sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi economici futuri.