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    Legge di Bilancio 2026: tutte le novità fiscali per le imprese

Aggiornamenti

Legge di Bilancio 2026: tutte le novità fiscali per le imprese

Il testo della Legge di Bilancio 2026 prosegue il suo iter legislativo, che dovrà necessariamente concludersi entro il 31 dicembre 2025 con l’approvazione definitiva del testo da parte di Camera e Senato. Il presente articolo ha l'obiettivo di esporre le principali novità della manovra finanziaria 2026 che, tuttavia, potrebbero subire delle variazioni con l’approvazione definitiva del testo (Fonti: Eutekne, Il Sole 24 Ore, Euroconference).

Aliquote IRPEF: riduzione dal 35% al 33% dell'aliquota del secondo scaglione

È prevista la riduzione dal 35% al 33% dell'aliquota IRPEF del secondo scaglione di reddito imponibile (quello compreso tra 28.000 euro e 50.000 euro) al fine di operare una riduzione dell'imposizione fiscale nei confronti del c.d. "ceto medio". Le nuove aliquote IRPEF saranno quindi le seguenti:

  • 23% per il reddito imponibile fino a 28.000 euro;
  • 33% (anziché 35%) per il reddito imponibile superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% per il reddito imponibile superiore a 50.000 euro.

La suddetta riduzione si applica a decorrere dal periodo d'imposta 2026. Di conseguenza, a partire da gennaio 2026, i sostituti d'imposta dovranno applicare la nuova aliquota del 33% su retribuzioni e pensioni. In relazione alle dichiarazioni dei redditi, la novità sarà applicabile per la prima volta nei modelli 730/2027 e Redditi PF 2027.

Iper-ammortamenti: prevista una maggiorazione fino al 220% nel 2026

Vengono re-introdotti, nel 2026, gli iper-ammortamenti, che permettono di determinare una maggiorazione, ai fini delle imposte sui redditi, del costo di acquisizione dei beni con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.

La maggiorazione è riconosciuta per l’acquisto di beni strumentali (specificati negli Allegati A e B alla L. 232/2016) nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Nel caso di investimenti green si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Gli iper-ammortamenti tuttavia non si applicano agli investimenti che beneficiano del credito d'imposta 4.0.

La spettanza dell'agevolazione è comunque subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Locazioni brevi: cambiano le condizioni per accedere all’aliquota ridotta della cedolare secca del 21%

Per le locazioni brevi, Il locatore può richiedere in dichiarazione l’applicazione dell’aliquota della cedolare secca del 21%, anziché di quella ordinaria del 26%, ma solo per un’unità immobiliare e se la locazione breve di tale immobile non è avvenuta tramite intermediari o portali telematici (ad esempio, Airbnb o Booking). Per le locazioni brevi stipulate con intermediari o portali telematici, l’unica aliquota applicabile rimane, invece, quella del 26%.

Rottamazione-quinquies: regole, beneficiari e scadenze

Viene prevista una nuova rottamazione, c.d. "rottamazione-quinquies", circoscritta alle cartelle notificate tra il 01.01.2000 e il 31.12.2023 e relativa ai carichi derivanti da:

  • omesso versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali trasmesse;
  • attività di liquidazione automatica e di controllo delle dichiarazioni;
  • omesso versamento dei contribuenti INPS, esclusi quelli richiesti a seguito di accertamento;
  • carichi inerenti a violazioni di norme del codice della strada.

Restano invece esclusi dalla possibilità di aderire alla rottamazione i soggetti sottoposti ad accertamento fiscale per le imposte emerse a seguito dell’omessa presentazione della dichiarazione da parte del contribuente. 

I benefici consistono nello stralcio delle sanzioni amministrative, degli interessi compresi nei carichi, degli interessi di mora e dei compensi di riscossione, là dove ancora applicati.

Il pagamento delle somme dovute può avvenire in un’unica soluzione entro il 31.07.2026 oppure in un numero massimo di 54 rate bimestrali, distribuite tra il 2026 e il 2035.

Tramite la presentazione della domanda di rottamazione, il debitore non è più considerato moroso ai fini fiscali e contributivi, conseguentemente viene sospesa l’efficacia dei fermi amministrativi e delle ipoteche, possono essere erogati i pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni e può essere rilasciato il DURC.

La rottamazione decade se non viene pagata l'unica rata, se non vengono pagate due rate anche non consecutive del piano di dilazione oppure se non viene versata l'ultima rata, rilevando per la decadenza anche il pagamento insufficiente o tardivo.

Dividendi: nuovi requisiti per le PEX

Il regime agevolato finora previsto per i dividendi infragruppo, che consentiva di non tassare il 95 % del loro ammontare, viene ridefinito: a partire dall’01.01.2026, l’agevolazione sarà riservata solo a chi detiene una partecipazione pari o superiore al 10 % del capitale della società che distribuisce i dividendi, considerando anche le partecipazioni indirette tramite le controllate.

Divieto di compensazione in F24

La bozza della legge di bilancio 2026 introduce importanti limitazioni alla compensazione orizzontale dei crediti fiscali tramite F24:

  • a decorrere dall'01.01.2026, i contribuenti che hanno debiti iscritti a ruolo per importi complessivamente superiori 50.000 euro non potranno utilizzare in compensazione nel modello F24 qualunque tipologia di credito a disposizione;
  • a decorrere dall'01.07.2026, i crediti d'imposta agevolativi (non derivanti dalla liquidazione delle imposte) non possono essere più utilizzati in compensazione nel modello F24 per pagare i debiti per contributi previdenziali INPS e per i premi assicurativi INAIL. Il divieto si applica anche ai crediti d'imposta trasferiti a soggetti diversi dal titolare originario.

Conclusioni:

La Legge di Bilancio 2026 rappresenta un intervento di riequilibrio finanziario che punta ad ampliare il gettito e rendere più selettivi alcuni regimi fiscali, come quello dei dividendi. Le misure introdotte cercano di conciliare esigenze di sostenibilità dei conti pubblici con la volontà di razionalizzare agevolazioni ritenute troppo estese. Pur offrendo alcuni strumenti di incentivo e continuità economica, la manovra comporta cambiamenti rilevanti per imprese e contribuenti, rendendo necessaria una pianificazione più attenta per cogliere opportunità e ridurre impatti fiscali indesiderati.

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